Lavoro domestico: cosa succede in caso di decesso del datore di lavoro?

Nell’ambito della rubrica dedicata ai lavoratori domestici e alle varie tipologie di interruzione del rapporto lavorativo, oggi vi parleremo della circostanza più triste ed indesiderata che possa verificarsi: ovvero la morte del datore.

Quali conseguenze?
Quando si verifica il decesso del datore di lavoro il contratto è da considerarsi concluso poiché viene a mancare il così detto “dante causa”, cioè il motivo che tiene in piedi l’esistenza del rapporto di lavoro.

Spetta il preavviso?
Al lavoratore dovrà essere corrisposta un’indennità sostitutiva del mancato preavviso poiché il contratto si risolve subito al verificarsi dell’evento.
I giorni da indennizzare sono gli stessi stabiliti per il licenziamento.

 

 

ANZIANITÀ CONTRATTUALE

PREAVVISO DEL LAVORATORE

Rapporto di lavoro oltre le 24 ore settimanali

Fino a 5 anni

15 giorni

Oltre 5 anni

30 giorni

Rapporto di lavoro fino a 24 ore settimanali

Fino a 5 anni

8 giorni

Oltre 5 anni

15 giorni

 

Spetta la disoccupazione al lavoratore?
Si, se il lavoratore ha maturato almeno 13 settimane di contributi Inps negli ultimi 4 anni, oppure se ha lavorato per almeno 30 giorni negli ultimi 12 mesi precedenti lo stato di disoccupazione.

UNA CORRETTA GESTIONE
Per una corretta gestione del vostro contratto di lavoro domestico potete rivolgervi allo sportello Colf e Badanti del Patronato Acli più vicino a voi.

 

Donatella Raggi